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mercoledì 17 agosto 2011

IL DOMINIO DEL PECCATO


Roberto Scudeletti     Mercoledì 6 luglio 2011

Il Marchese Bernardi, nobile durante la Repubblica di Venezia, era innamoratissimo della moglie Teresa. Nonostante ciò non disdegnava particolari attenzioni verso la primogenita Elena. Le gocce di sonnifero facevano effetto sulla donna matura e lui correva dalla adolescente. Una volta alla settimana. Nel cuore della notte. Con servitù e figlio minore Giuseppe addormentati. Una volta di troppo. Il ragazzo si alzò infastidito dall'afa estiva. Vide e sentì. La seconda volta fu fatale. Attese al varco il padre. Lo immobilizzò e narcotizzò. Si risvegliò legato ad una sedia, imbavagliato, nella camera matrimoniale. - Ho sostituito il sonnifero con del laudano - spiegò Giuseppe con un ghigno. Gli occhi del marito videro nella penombra il corpo della moglie sul letto. Braccia e gambe allargate verso i lati estremi del baldacchino. Fissate con corde tese. Nuda. Una visione mai concessa neppure a lui stesso in tutti gli anni di matrimonio. Sudori, odori e poi umori, durante l'amplesso incestuoso. Vendetta. Stupro contro stupro. Per castigarlo. Impazzì e fu allontanato in esilio dorato, nella villa di campagna in riviera del Brenta. Giuseppe diventò il padrone incontrastato del palazzo. E delle due donne succubi.

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