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lunedì 20 aprile 2015

Gory Tex & Pulpy Fix episodio 17




"L'ESALTAZIONE DEL PISTOLONE"


- Porco maiale porco! - esclamò Gory Tex.
- Cosa ti piglia? - chiese Pulpy Fix.
- Cazzi miei! 
- Dai dimmelo...
- Ho detto di no!
- Ma perché?
- Perché no!
- E che stiamo a fare, la canzone "Vengo anch'io no tu no"? Di chi era più?
- Enzo Jannacci, ignorante! 
- Ma era tanto tempo fa...
- Eppure me la ricordo quasi tutta... "Si potrebbe andare tutti allo zoo comunale... 
- Vengo anch'io...
- ... no, tu no!
- Belin che tempi!
- Puoi dirlo forte...
- BELINNNN CHE TEMPIIIII !!!

Gory stava finendo di pulire l'arma e inserire le pallottole nel serbatoio di morte; 
oramai non badava più a Pulpy e alle sue belinate.

I ricordi della hit parade sulla radio nazionale, di Arbore e Boncompagni, di Alto Gradimento e del tormentone zoologico furono seppelliti dal rumore metallico del caricatore pieno, innestato nel calcio della pistola, poi rapidamente infilata nella cintura dei pantaloni e celata da un ampio giubbotto anti-pioggia di marca italiana, ma, guarda caso, prodotto in Bangladesh.

- Vengo con te, visto che non mi dici cosa vuoi combinare... - accennò Pulpy, deciso.

Il rumore della porta blindata che si chiudeva fu la risposta del suo socio.

"Ho come l'impressione che voglia rimanere solo" intuì abilmente l'amico che, deluso e abbacchiato, decise di farsene una ragione, consolandosi poi con una una pignatta stracolma di pop corn all'olio di semi, quello che poi ti faceva saltare una staccionata come nulla fosse, innaffiati con la birra del baffone, la sua preferita da una vita.

Nel frattempo Gory inforcò uno scooter Aprilia comprato da poco e dal centro storico dei vicoli di Genova si diresse verso il quartiere della Foce, in Via Nizza sopra il lungomare di Corso Italia.

Suonò al citofono di un vecchio palazzo di fine ottocento, riccamente ornato nella facciata esterna, entrò in un lussuoso androne di marmo e prese un ascensore di ferro che lo portò ai piani alti, giusto giusto in mezzo alla tromba delle scale; ma era di ben altra tromba che stava pensando lui.

Una figura bionda e snella aprì la massiccia porta dell'immenso appartamento di undici vani, facendolo entrare senza una parola; un sorriso malizioso bastava ad accogliere la sua venuta.

Prendendolo per mano lo condusse sulla soglia della camera da letto e lui, tutto impettito, scostò il giubbotto per vantarsi della pistola alla cintola, senza scaturire l'effetto di ammirazione a cui aveva pensato fin dall'inizio.

- Vieni qua, che m'interessa un altro pistolone! - chiarì il concetto lei.